“….. Il suo tocco era come una danza leggerissima ma allo stesso tempo intensissima, sentivo le percezioni non solo in un punto specifico ma si attivavano in diverse parti del corpo contemporaneamente, sulle mani e le braccia e contemporaneamente sul viso e sui capelli, sui fianchi e sulle gambe e contemporaneamente sulle orecchie e le spalle….

Una multisensiorialità cominciava a rapirmi, l’emozione tremante della presenza di lei, la percezione del tatto diffusa sulla parte alta, centrale e periferica del corpo, la musica che richiamava ed evocava altri luoghi, altri tempi, altri spazi, il profumo dell’incenso, la pulsazione intermittente delle luci delle candele che si avvertiva dalle palpebre chiuse, il respiro più profondo e sonoro, il sangue che aumentava il suo flusso nei vasi e in tutto il corpo….

Potevo avvertire quasi chiaramente il mio cervello in un funzionamento di multiattivazione sensoriale e fisiologica a cui mai prima avevo fatto caso.

Ero quasi perso, all’improvviso mi ritrovo preso, addosso a lei che mi dondola, mi culla, mi accompagna delicatamente in tutte le direzioni, è come stare su una barca, ipnotizzato dal dolce moto ondoso.

….. i respiri si incontrano fisicamente creando una sorta di esplosione interna di forze e sensazioni. E’ Energia, fuori e dentro che non fa altro che dilatarsi e a manifestare Spazio….

Ogni espiro spontaneamente esce dalla bocca e diventa espressione di energia , di vissuto….

…. Non c'era erotismo, nè piacere erotico, ma qualcosa di più remoto, di più potente, di più “Grande”, tutto si amplificava in un piacere atavico, integro…. il piacere della Pura Cura!”

Estratto da: “Racconto di un Massaggio Tantrico Kashmiro”

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