ho lasciato decantare un pò le emozioni prima di scriverti...

Questo laboratorio per me ha significato scavare e conoscermi ancora e ancora... capire quanto per me sia importante la grazia del tocco per il mio corpo così pure per la mia anima... in un'educazione fatta di regole, di "come si deve essere" e "cosa si deve fare".... ho cominciato a discostarmene a piccoli passi, consapevole e discreta, a volte sicura e a volte rendendomi conto che il retaggio culturale in qualche modo è sempre lì pronto ad " accoglierti" di nuovo, a presentare sassolini lungo il cammino e questi due giorni è come se fosse arrivato "qualcuno", attraverso te, a dirmi che è tutto perfetto così, di continuare, di andare avanti, senza ignorare quei sassolini ma guardarli, osservarli, salutarli e andare avanti.

non posso dire che gli scambi siano stati idilliaci; con una delle due persone con le quali ho scambiato, ho avuto difficoltà ad accettare un gesto che a volte percepivo privo di grazia essenziale e vera e in alcuni momenti con una forte presenza maschile che tornava a manifestarsi... ho provato ad attraversare quel fastidio, a delinearne i limiti, forse avrei dovuto fermare lo scambio... ma quel famoso retaggio è tornato a insinuarsi, forse ero io che enfatizzavo una mia percezione, forse ero io che non mi affidavo completamente e questo alterava il fluire dello scambio...

a qualche giorno di distanza vedo l'insegnamento di questa introspezione: non esistono percezioni sbagliate, indipendentemente dall'altro, esistono le percezioni che si hanno in quella determinata situazione, in quel determinato momento e bisogna ascoltarle, come si superano forse non ha importanza, ma vanno ascoltate.

Mi viene da dire che per affrontare un laboratorio di massaggio tantrico ci si deve predisporre in una condizione di totale neutralità, spogliati dal minimo accenno di giudizio anche per chi decide di levarsi o no gli slip, per chi respira in un modo particolare, per chi apre gli occhi o chi li chiude mentre riceve, per chi ha mille tatuaggi e chi no, chi ha i capelli in un modo e chi no... Sono esempi banali ma quello che intendo passa anche attraverso questo.

Atteggiamento di neutralità totale, privato anche di una possibile, legittima attrazione o il contrario verso una persona... neutralità necessaria soprattutto perché non stiamo scegliendo con chi scambiare. Credo che partendo da questo possiamo sperimentare una sorta di vuoto dal quale si può sprigionare amore, perché io ne sono convinta, alla base siamo fatti d'amore e nel momento in cui ci spogliamo dalle sovrastrutture (ci destrutturiamo, come tu hai spiegato), l'amore può affiorare.

voglio precisare, Maura, che con la mia esternazione sullo scambio non voglio puntare il dito contro nessuno, siamo stati lì tutti uguali e tutti con la necessità e la voglia di camminare, tutto quello che dico e che ho osservato attraverso l'altro, lo dico prima di tutto a me stessa.

... voglio che la mia vita sia circondata da quella grazia del tocco che ci hai trasmesso, che possa percepirla nella sostanza delle azioni o non azioni, delle parole o non parole, che possa riuscire a darla e riceverla.

Grazie per il tuo modo di trasmettere l'essenza del Tantra.

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